Presentato il testo della proposta di legge dei Didore


Il Corriere della Sera
ROMA — La famiglia è la famiglia. Per carità. Unica e costituzionalmente tutelata: non si tocca. Ma il resto è vita. Il resto esiste e sono le coppie conviventi, omosessuali o no. E comunque hanno bisogno di diritti. Eccoli gli otto articoli di diritti.
Ovvero: i Didore, diritti e doveri di reciprocità. La proposta di legge pensata, voluta e strutturata dai ministri Gianfranco Rotondi e Renato Brunetta che verrà depositata oggi alla Camera (protocollo Ac 1756).
A depositarla saranno Franco De Luca e Lucio Barani, i primi firmatari della proposta, due deputati che sembrano usciti dalla Prima Repubblica. Barani, per non confondere le sue origini socialiste craxiane, gira ancora con il garofano rosso all'occhiello. De Luca non dimentica di ricordare Gerardo Bianco, il suo maestro democristiano. Otto articoli e se il primo è per precisare l'unicità della famiglia, il secondo è per definire i titolari dei diritti della proposta di legge: persone maggiorenni, conviventi da almeno tre anni non legati da vincoli di parentela né da precedenti matrimoni.Al terzo articolo si comincia: tra questi conviventi c'è il diritto di assistenza nel caso di malattie o ricovero presso strutture ospedaliere.
Al quarto articolo si va oltre: il diritto di decisioni di questioni etiche. Come per quello che riguarda malattie fortemente invalidanti. O circa la donazione degli organi, ma anche sulle modalità delle esequie. Ma non finisce qui. Anzi.
L'articolo 5 e l'articolo 6 regolano l'abitazione della convivenza.Se muore il convivente proprietario della casa, l'altro ha il diritto di rimanerci in quella casa. Perlomeno ne ha diritto fino ad una nuova convivenza o un eventuale matrimonio. L'altro articolo prevede invece il subentro del contratto di affitto fra i due conviventi. Ce ne è anche per gli alimenti. Proprio come in una vera separazione: oltre la cessazione della convivenza è previsto che il convivente più debole abbia diritto di avere alimenti. Per capire: ci si richiama all'articolo 438 del codice civile. E per convivente più debole si intende quello che non ha mezzi propri di sostentamento. Il tutto, è ovvio, per un periodo proporzionato alla convivenza.La proposta di legge dei Didore verrà depositata oggi e porta in calce già una cinquantina di firme, raccolte soltanto tra i parlamentari della Pdl. Ma il ministro Rotondi lo ha già detto molte volte: il suo obiettivo è avere anche le firme dell'opposizione, da quella di Paola Concia a quella di Paola Binetti.
Alessandra Arachi

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