18° giorno di sciopero della fame. COMUNICATO STAMPA

18° giorno di sciopero della fame.

Durante la scorsa notte Francesco Zanardi è stato colto da un malore impossibilitato a trattenere liquidi, dopo una visita di controllo avuta poco fa i valori sono i seguenti, pressione 64\98 tachicardia, nei prossimi giorni cambierà il tipo di alimentazione a base di cappuccini, vitamine e succhi di frutta verrà implementato con un supporto liquido maggiore al fine di continuare con meno pericoli la protesta pacifica.

Venerdì sera presso il Garibaldi Caffè di Genova saremo ospiti di un talk show condotto da La Wanda Gastrica durante il quale potranno intervenire ospiti dal pubblico. Prima dello spettacolo ci sarà una breve conferenza stampa per ricevere i sig. giornalisti.

Nella mattina di sabato riceveremo presso la nostra abitazione il Senatore Igniazio Marino che verrà a trovarci. Siamo molto contenti di questo gesto, che sia di esempio alle istituzioni.

Ieri pomeriggio l’immediato intervento dell’Unione Europea che ha depositato una mozione nei confronti dell’Italia riguardante lo specifico caso di Francesco e Manuel e che si appella all’appena entrato in vigore Trattato di Lisbona.

Principio di eguaglianza e mancanza di riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso in alcuni Stati membri.

Interrogazione parlamentare presentata da: Niccolo' RINALDI, Sonia ALFANO, Gianni VATTIMO, Jeanine HENNIS-PLASSCHAERT

L'Unione europea promuove i principi di eguaglianza e la non-discriminazione in tutti i campi, in particolare sulla base dell'articolo 21 della Carta europea dei diritti fondamentali, che é diventata vincolante a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Contrariamente a tale principio, alcuni Stati membri dell'UE non prevedono alcuna legge o regolamentazione per le persone dello stesso sesso, coppie di fatto, unioni civili o matrimonio. La mancanza tale riconoscimento implica anche una chiara barriera alla libertà di circolazione nella UE, dato che il mutuo riconoscimento non é garantito per tali relazioni, in violazione dei diritti dei cittadini europei e dei principi fondamentali dell'UE. Uno degli Stati rimasti che non prevedono alcuna regolamentazione é l'Italia, dove una serie di ricorsi fatti da coppie dello stesso sesso sono stati deferiti dai tribunali alla Corte Costituzionale, che dovrà esprimersi sulla compatibilità con la Costituzione italiana del rifiuto delle autorità di sposare coppie dello stesso sesso. In questo contesto, Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia, due cittadini Italiani, hanno iniziato uno sciopero della fame - Incorvaia ha dovuto interrompere per un malore, Zanardi é al suo 16o giorno di sciopero della fame - per chiedere al Parlamento italiano ed alle sue commissioni competenti di mettere in agenda l'esame ed il dibattito delle proposte di legge sull'eguaglianza ed il riconoscimento delle relazioni tra persone dello stesso sesso, incluso il matrimonio. Sono stati supportati ed hanno partecipato all'azione ONG, politici, cittadini, allo scopo di richiedere una soluzione politica e legislativa da parte delle istituzioni elette democraticamente, invece che lasciare la decisione alle corti. Non ritengono il Consiglio e la Commissione che le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale dovrebbero essere eliminate da parte di tutti gli Stati membri ed in tutti i campi, in particolare dopo l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona e della Carta dei diritti fondamentali? Cosa faranno per assicurare che la libera circolazione ed il mutuo riconoscimento delle coppie dello stesso sesso siano garanti nell'UE? Esprimeranno la loro preoccupazione sulle condizioni di Zanardi per assicurare un dibattito e la regolamentazione delle relazioni tra persone dello stesso sesso in Italia?

Giorno 17, le istituzioni mi lasciano morire di fame, tutto tace.

Savona mercoledì 20 gennaio 2010

Per conoscenza

Al Parlamento Europeo

Al Parlamento Italiano

Agli organi di stampa internazionali


Giorno 17, le istituzioni mi lasciano morire di fame, tutto tace.

Questa mattina alle ore 10 ha aperto la seduta della Camera dei Deputati l’Onorevole Anna Paola Concia parlando di diritti, nello specifico caso che non è solo di Manuel e Francesco che tra l’indifferenza delle istituzioni ARRIVATI AL 17° GIORNO, continuano con grande determinazione questa importante lotta di civiltà che vede UNA GRANDISSIMA ADESIONE del popolo italiano, e non mi riferisco solamente agli omosessuali, ma anche alle loro famiglie che scrivono sul gruppo della Concia dopo il suo intervento alla Camera “Grazie Paola per quello che stai facendo per i nostri figli” .

Ieri il Parlamento Europeo già dalle prime ore del mattino è stato letteralmente sommerso dalle mail dei cittadini italiani indignati da ciò che sta accadendo, la notizia mi è stata comunicata telefonicamente da Niccolò Rinaldi “Deputato al Parlamento europeo Vice Presidente del Gruppo ADLE - Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa Capo delegazione dell'Italia dei Valori”

che per la seconda volta sta facendo con noi lo sciopero della fame (36 ore) insieme ad altri parlamentari e in una mail commenta così “Per quanto simbolico e piccolo, lo sciopero della fame resta uno strumento non violento che almeno servirà a esprimere indignazione e solidarietà.” .

Tra domenica e lunedì gli italiani hanno sommerso di appelli anche il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano inviando tramite il sito della Presidenza della Repubblica moltissime mail chiedendo di intervenire.

Questa mattina tramite il blog delle associazioni italiane ho chiesto di scendere in piazza, uniti davanti a tutte le prefetture d’Italia, questa proposta è nata come richiesta di tutti coloro che seguono questa vicenda, che vivono il mio sciopero come il loro, e vivono l’umiliazione delle istituzioni italiane come la mia, perche il nostro governo ha ampliamente dimostrato al popolo italiano che di noi NON INTERESSA NULLA.


Di seguito la mia personale indignazione esposta ieri al Parlamento Europeo.

A tutti i signori deputati del Parlamento Europeo.

Savona: 20/01/2010

Lo scrivente: Zanardi Francesco

Oggetto: L’Italia “Paese del terzo mondo” fuori dall’Europa.

Signori Deputati e Parlamentari Europei, a voi mi rivolgo oggi per segnalare la situazione dell’Italia, una situazione gravissima che denuncia la povertà di valori della classe politica italiana, non solo la attuale, cosi povera che nemmeno più in grado di tutelare i propri figli e che non può avere la pretesa di tutelare i propri cittadini.
Mi chiamo Francesco Zanardi l’omosessuale di Savona che con il suo compagno è in sciopero della fame da sedici giorni sepolto nell’assordante silenzio delle istituzioni italiane.

La protesta mia, e del mio compagno parte proprio da Montecitorio il 4 gennaio 2010 grazie all’aiuto dell’Associazione Radicale Certi Diritti con la totale assenza e nel totale disinteresse delle istituzioni italiane che ne erano al corrente dal giorno 3 dello scorso dicembre.

Due dei primi parlamentari che intervengono da subito sono l’Onorevole Donatella Poretti e l’Onorevole Anna Paola Concia che però, malgrado si tratti di un problema sociale che affligge non solo milioni di italiani ma anche l’intera Comunità Europea, si trova immediatamente censurata, in tutte le direzioni. I primi a censurarla gli organi di stampa che arrivano addirittura al punto di chiedere la firma di un parlamentare di destra per pubblicare un suo articolo, impiega dieci giorni per riuscire a pubblicare il primo.

In questi sedici giorni molti parlamentari si sono mossi, altri invece no, forse immuni dall’avere figli omosessuali, le associazioni si sono mosse, nello stupore degli associati che da anni non vedevano un così forte gioco di squadra, il popolo GLBT italiano si sta movendo e lo vedete dall’assalto che mi è stato già confermato proprio da Bruxelles nelle prime ore della mattina, si stanno movendo da mesi in tutta Italia i genitori, i fratelli e le sorelle, gli amici.

Ma le istituzioni che fine hanno fatto? Per ora pare non esistano, abbiamo scritto più volte a tutto il parlamento italiano, al Presidente Giorgio Napolitano testimone della situazione italiana perché anche lui sommerso dalle mail dei cittadini. A quanto pare però impossibilitato come troppi a pronunciarsi.

Anche L’Onorevole Anna Paola Concia ha scritto a tutti i parlamentari e ai presidenti di tutti i gruppi parlamentari.

Signori, questa è la situazione che credo di potervi proporre a nome di milioni di cittadini italiani, vi chiedo di intervenire al più presto per mettere fine al silenzio del governo e al mio sciopero della fame.

Cordialmente Zanardi Francesco, cittadino Europeo.

GRUPPO GENITORI LGBT GENITORI DI FIGLI OMOSESSUALI E GENITORI OMOSESSUALI


Appuntamento a : Venerdì 22 gennaio 2010 ore 21.00

I circoli Arcigay e Arcilesbica e il circolo Rebis di Verona congiuntamente, stanno creando un “GRUPPO GENITORI LGBT”, che avrà lo scopo di far incontrare genitori di persone omosessuali, ma anche genitori omosessuali, ovvero persone omosessuali che hanno avuto figli in precedenti relazioni eterosessuali oppure avuti come single.

Lo scopo del gruppo è offrire delle occasioni di incontro affinché si creino tra i partecipanti situazioni di scambio, condivisione, conoscenza e quindi crescita comune.
Il gruppo sarà un’occasione in cui ciascuno potrà portare le proprie esperienze e potrà ascoltare quelle degli altri, anche in riferimento alle difficoltà che in quanto genitore si possono vivere rispetto all’avere figli omosessuali, oppure che si possono vivere come genitore omosessuale che ha dei figli.

La cadenza degli incontri e la modalità più precisa di trovarsi, verrà decisa insieme il giorno della presentazione a seconda delle esigenze dei partecipanti.

L’agevolatore del gruppo è Ermanno Marogna che da molti anni si occupa di counseling e formazione in ambito LGBT.

L’incontro di presentazione del 22 gennaio 2010, si tiene presso la sede Rebis di Verona – Stradone Santa Lucia nr. 17 C (a 300 metri dal cavalcavia di Viale Piave in direzione Mantova).

Per informazioni telefonare a: Ermanno 349 4641139
Luigia e Rita 3493134852

Appello di Francesco e Manuel al Presidete della Repubblica Giorgio Napolitano

Savona sabato 16 gennaio 2010

Giorno 13 di sciopero della fame, la prego Presidente intervenga.
Buongiorno Signor Presidente, siamo Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia i due ragazzi omosessuali di Savona che il giorno 4 davanti a Montecitorio hanno cominciato uno sciopero della fame che è arrivato al giorno 13, nella quasi totale indifferenza delle istituzioni e soffocato dalla censura della Stampa Italiana.
Mi appello al Suo alto senso civico, intervenga Signor Presidente, ci aiuti a colmare questo drammatico vuoto legislativo che affligge questo paese, oramai da troppi anni e oramai in un contesto Europeo che non lo riconosce più.
Signor Presidente, non parlo solo a nome nostro, ma a none di milioni di cittadini che non possono vivere in questo paese la libertà di una vita alla pari di tutti.
Confido in Lei,
cordialmente Francesco Zanardi.

Adesione alla staffetta dello sciopero della fame, LISTA IN AGGIORNAMENTO

Nicolò Rinaldi Parlamento Europeo 13-1 per 36 ore poi deve interrompere causa attività parlamentare.
Paola Giuliana Bari inizio 16-1 fine 18-1
Rita e Luigia da Verona inzio il 19/1 sera fine il 21/1 sera

Alcune e_mail di solidarietà:
“INIZIO DIGIUNO DI PROTESTA IN SOLIDARIETA' CON FRANCESCO ZANARDI
Mi chiamo Paola Giuliana, detta Cris, residente in Bari, dove sono anche nata nel 1959.
In seguito, agli eventi di questi giorni, e al faticoso protrarsi del digiuno di Francesco, ho deciso di affiancarlo bevendo acqua e mangiando una mela al giorno a partire dalle 17h di oggi, e in via del tutto solidale con le sue motivazioni.
Pur facendo parte del direttivo del Circolo di Arcilesbica Mediterranea Bari, intraprendo quest' iniziativa in via del tutto personale.
Ovviamente, invito tutte le associazioni LGBTQ, presenti sul territorio locale e nazionale, a 'collaborare', per dare forza e visibilità alle iniziative così intraprese.
Inoltre, invito anche tutte le persone di buona volontà, presenti sul territorio nazionale e sensibili al tema dei diritti delle coppie LGBTQ, a dare il maggior risalto possibile alla vicenda, in modo da 'testimoniare' il cambiamento di mentalità, già in atto nel nostro paese da diversi anni.
Distinti saluti,

Cris Gi di Gruppo Naussa
Progetto Naussa - Laboratorio Lesbico di Spiritualità

http://www.naussa.altervista.org/

Bari, 16 gennaio 2010”

Francesco Zanardi e Manuel Incorvaia ringraziano per questa ulteriore manifestazione di alto senso civico, sostenuta da Che Bari e si augurano che in molti seguano questo coraggioso esempio. Tengono a sottolineare che già in data 4 gennaio in più di 500 (ArciLesbica Verona, Associazione Certi Diritti, il tam tam smosso da Gayitaliani, etc) hanno già supportato questa iniziativa con uno sciopero simbolico.

Famiglie, Coppie e Genitori LGBTQI Verona

Famiglie LGBTQ è il Blog di tutte le famiglie, le coppie e i genitori LGBTQI di Verona. Il nostro scopo è il pieno riconoscimento dei diritti per le nostre famiglie e per le nostre unioni.
Se volete ricevere informazioni su di noi, lo potete fare scrivendoci una e-mail: familygay.verona@gmail.com - Altre informazione le trovate presso le sedi delle associazioni e dei gruppi LGBT veronesi.