Arcigay: Renzi, dove sono le Unioni civili?

Mille giorni, Romani (Arcigay): “Ci aspettavamo il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso, ci ritroviamo un sito. Renzi usi parole chiare”

Bologna, 1 settembre 2014 – “Non una parola sul riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso nell’agenda dei mille giorni del Governo”: Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta la conferenza stampa appena conclusa dei premier Matteo Renzi. “Lo stesso Renzi – sostiene Romani – aveva annunciato la discesa in campo del Governo per regolare le unioni tra gay e lesbiche, scavalcando di fatto l’azione parlamentare.

Si, lo voglio - Arcigay Vicenza lancia una campagna per le unioni civili

ARCIGAY VICENZA lancia una campagna, perchè è ora che anche in Italia vengano riconosciuti i diritti per le coppie.

Petizione: #silovoglio per l’equiparazione dei diritti delle coppie eterosessuali e omosessuali
Migliaia di coppie in Italia vivono una relazione sentimentale stabile senza avere alcuna tutela e senza essere riconosciute dallo Stato. Noi crediamo che sia giunto il tempo per diritti e uguaglianza nei confronti di tutte le coppie, eterosessuali e omosessuali. Per questo Arcigay Vicenza ha lanciato un appello per chiedere al Parlamento di prendere posizione. È possibile infatti sottoscrivere la nostra petizione di sensibilizzazione rivolta al Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati per l’equiparazione dei diritti delle coppie eterosessuali ed omosessuali. Leggi l'articolo completo

Coppia lesbica adotta una bimba. Il tribunale di Roma scrive la storia

Fa discutere le decisione dei giudici che hanno dato l'assenso alla “stepchild adoption". Per la prima volta in Italia è stata riconosciuta l'adozione della figlia biologica di una sola delle due conviventi

Volevano un figlio, e volevano fosse loro figlio, non solo perchè lo crescevano insieme  ma anche per la legge. Si perchè per loro, una coppia omosessuale romana originaria di Udine per lo Stato Italiano non è consentito avere un figlio, o meglio, non era consentito fino ad oggi quando il Tribunale per i Minorenni di Roma ha riconosciuto l'adozione di una bimba, figlio biologico di una sola delle due conviventi, che sono libere professioniste.
Si tratta del primo caso in Italia di "stepchild adoption", una pratica già consentita in altri paesi, come rende noto Maria Antonia Pili, legale della coppia  e presidente di Aiaf Friuli. La coppia infatti ha avuto una bimba all'estero anni fa con procreazione assistita eterologa per realizzare un progetto di genitorialità condivisa.  Le due donne, sposate all'estero, si erano rivolte all'Associazione italiana avvocati famiglia e minori, per procedere con il ricorso per l'adozione.
Il caso si appresta a fare discutere. La legge italiana consente al marito/moglie di adottare il figlio dell'altro/altra, quando per esempio uno dei due resta vedovo con figlio e si risposa. Tuttavia l'ex art. 44 della legge 184/1983 consente anche l'adozione da parte del single che abbia instaurato un rapporto significativo col minore. Ma il  riconoscimento deve essere subordinato al fatto che l'adozione avvenuta secondo legge straniera non violi norme diritto pubblico interno.
"Il ricorso e' stato accolto - ha dichiarato l'avvocato Pili - nel superiore e preminente interesse del minore a mantenere anche formalmente con l'adulto, in questo caso genitore 'sociale'  quel rapporto affettivo e di convivenza gia' positivamente consolidatosi nel tempo, a maggior ragione se nell'ambito di un nucleo familiare e indipendentemente dall'orientamento sessuale dei genitori. La norma in questione infatti - ha aggiunto la legale - non contiene alcuna discriminazione fra coppie conviventi siano esse eterosessuali o omosessuali". Secondo Pili, dunque, il Tribunale per i Minorenni di Roma "ha correttamente interpretato la norma di apertura" gia' contenuta nella Legge sull'adozione. "Non si e' trattato dunque - ha precisato la legale - come ben argomenta sul punto la sentenza, di concedere un diritto ex novo, ovvero di creare una situazione prima inesistente, ma di garantire nell'interesse di una minore la copertura giuridica a una situazione di fatto gia' consolidata, riconoscendo cosi' diritti e tutela ai quei cambiamenti sociali e di costume che il legislatore ancora fatica a considerare, nonostante - ha concluso - le sempre piu' diffuse e pressanti rivendicazioni dei moltissimi soggetti interessati".

FAMIGLIE, DAL TRIBUNALE DI ROMA VIA LIBERA ALLA STEP CHILD ADOPTION. ROMANI (ARCIGAY): "UN'ALTRA DOCCIA GELATA PER RENZI. LA POLITICA PER NOI È SEMPRE IN VACANZA"

Bologna, 29 agosto 2014 - "Dopo quella nobile a favore dei malati di Sla, ecco un'altra doccia gelida per il nostro premier Renzi. Questa volta però c'è di che essere imbarazzati": Flavio Romani, presidente di Arcigay, commenta a caldo la storica sentenza del tribunale dei minorenni di Roma che riconosce
all'interno di una coppia lesbica il  diritto che una partner adotti il figlio partorito dalla moglie. "Una sentenza che mette al centro gli interessi dei minori e che riconosce l'omogenitorialità come una genitorialità sana e meritevole. Ancora una volta insomma i tribunali italiani, incalzati dalle istanze delle persone gay, lesbiche e trans, pongono rimedio alle lacune di un sistema giuridico che la politica non si dimostra in grado di saper adeguare ai cambiamenti della nostra società. Dinanzi a un Parlamento e a un Governo in vacanza da sempre sul tema dei diritti, tocca di nuovo alla Magistratura ristabilire il senso di giustizia e farsi carico del disagio dei più piccoli e delle loro famiglie. Qui non si tratta di produrre innovazione - mette in chiaro Romani - semmai di colmare vuoti che altrove in Europa hanno colmato da anni; e soprattutto si tratta di emancipare il nostro sistema politico dalla melma di un “convincimento diffuso in parte della società, esclusivamente fondato, questo sì, su pregiudizi e condizionamenti", come si legge a chiare lettere nella sentenza del tribunale capitolino, riportata sul portale Articolo29.it. A questo punto la nostra domanda si fa più assillante: ma Renzi, il nostro premier, cosa sta facendo? Con la sua consueta enfasi aveva annunciato per settembre una legge che riconoscesse le coppie formate da persone dello stesso sesso e i conseguenti diritti, tra cui appunto la step child adoption. Ma settembre è in arrivo e di quella legge nemmeno si parla, evidentemente per non dispiacere ai clericali che tengono in ostaggio la maggioranza progressista di questo Paese, accampati tanto nel Partito Democratico quanto nelle lobby con cui esso si è alleato nelle famigerate larghe intese. Questa situazione - conclude Romani - getta il nostro Paese nel ridicolo e certifica l'inadeguatezza di una classe politica che sui temi che più da vicino toccano la vita delle persone si limita a fare del grottesco avanspettacolo, sospeso tra proclami fintoliberali e scivoloni squallidi che paiono tratti dalla peggio filmografia dello scorso millennio".

Famiglie, Coppie e Genitori LGBTQI Verona

Famiglie LGBTQ è il Blog di tutte le famiglie, le coppie e i genitori LGBTQI di Verona. Il nostro scopo è il pieno riconoscimento dei diritti per le nostre famiglie e per le nostre unioni.
Se volete ricevere informazioni su di noi, lo potete fare scrivendoci una e-mail: familygay.verona@gmail.com - Altre informazione le trovate presso le sedi delle associazioni e dei gruppi LGBT veronesi.