OGGI 'FAMILY DAY' A MADRID, IN VIDEO L'ANGELUS DEL PAPA

Contro 'divorzio express' e unioni gay; polemiche su pedofilia
Domenica 30 dicembre 2007 , di
APCOM




Si aprirà stamattina nella grande Plaza Colòn (Piazza Colombo) di Madrid la celebrazione 'Per la famiglia cristiana' promossa dall'arcidiocesi della capitale spagnola. La manifestazione a sostegno della famiglia - una sorta di 'Family day' nella Spagna di José Luis Rodriguez Zapatero - cade nel venticinquesimo anniversario della prima visita in Spagna di Giovanni Paolo II.Oltre un milione e mezzo sono le persone attese all'evento che, via video, si collegherà a mezzogiorno con l'Angelus del Papa dal Vaticano.La celebrazione inizierà alle 11, quando su alcuni schermi giganti si offriranno immagini di Giovanni Paolo II con i suoi interventi in favore della famiglia nel 1982 proprio a Madrid.Sarà poi il turno dei cardinali spagnoli. Alle 12 gli schermi offriranno in diretta l'Angelus domenicale, alla cui conclusione è atteso un saluto in spagnolo ai partecipanti. La manifestazione continuerà poi con le parole dei rappresentanti dei movimenti ecclesiali (Andrea Riccardi della Comunità di Sant'Egidio, don Julian Carron di Comunione e Liberazione, Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale, Manuel Cariacedo del Rinnovamento Carismatico) e subito dopo con una liturgia della parola. Il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, arcivescovo di Madrid, pronuncerà l'omelia. La celebrazione dovrebbe finire nel primo pomeriggio.Come ha spiegato il leader dei Neocatecumenali, Kiko Arguello, a 'Radio vaticana', si tratterà di "un appoggio alla famiglia cristiana", "di fronte alla realtà della Spagna di oggi, dopo che con l'introduzione del divorzio express, così come è chiamato in Spagna, 100 mila famiglie in sei mesi si sono separate e il divorzio è aumentato del 75 per cento. Oggi sembra che tutti divorzino, ma non è vero. Ci sono tante famiglie cattoliche".Il raduno si svolge a poco più di due mesi dalle elezioni generali per il rinnovo del parlamento e del governo in Spagna, e nel bel mezzo di una polemica sulla pedofilia e l'omosessualità, scatenata dalla dichiarazioni di tre giorni fa del vescovo di Tenerife Bernardo Alvarez: il prelato aveva detto che ci sono giovani di 13 anni che provocano atti di pedofilia, assimilando poi gli abusi sui minori all'omosessualità. Queste affermazioni hanno suscitato critiche da parte del Difensore dei minori di Madrid, Arturo Canalda, e di diversi collettivi omosessuali. Il governo socialista, per bocca del ministro della Giustizia Mariano Fernandez Bermejo, le ha definite "enormenente infelici", chiedendo alla Conferenza episcopale spagnola - che finora non ha commentato le parole di Alvarez -di occuparsi della questione.

Per i Taledem e l’Udeur la discriminazione omofobica è “cosa buona e giusta”

Verona 8 Dicembre 2007
Comunicato Stampa

Per i Taledem e l’Udeur la discriminazione omofobica è “cosa buona e giusta”

Nella nostra Italia si può essere allontanati dai propri figli senz’altro motivo che il proprio orientamento sessuale, ci si può tranquillamente suicidare sotto la pressione dell’isolamento, della persecuzione e dello scherno, si può essere oggetto di aggressioni verbali e fisiche, si può essere costretti a girare con una svastica e la scritta “gay”, si può essere ammazzati dal proprio genitore in preda a raptus omofobico, e tutto questo non può essere rubricato come questione di “sicurezza”, ma deve essere oggetto di discussione sui “valori”.
Questo è il messaggio lanciato dal centrodestra in blocco, dalla Senatrice Binetti con il suo gruppo Teodem (più propriamente Taledem) e dai ministri Chiti e Mastella in sede di votazione del pacchetto sicurezza. Si vuole eliminare l’emendamento che introduce sanzioni contro «chi incita a commettere o commette discriminazioni o violenza fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali». Questo testo sta nel quadro delle previsioni europee e non persegue alcuna opinione religiosa, mentre modifica la legge Reale 1) togliendo il riferimento alla “diffusione di idee” e mantenendo invece la proibizione degli atti di discriminazione o dell’incitazione agli atti di discriminazione, e 2) allargando le condizioni che necessitano di particolare attenzione non solo alle tendenze sessuali (termine che peraltro giudichiamo insoddisfacente), ma anche ad altre condizioni che nulla hanno a che fare con la morale religiosa, come l’handicap o l’età.
Il governo ha richiamato un problema di natura tecnica, ma il vero problema è di natura politica e culturale: la Senatrice Binetti, i Taledem e il centrodestra vogliono riaffermare che nei confronti delle persone omosessuali possono essere fatte «giuste discriminazioni», esattamente quanto suggerito indirettamente dal Catechismo della Chiesa Cattolica. Quando il tema è la “questione omosessuale” la prassi ormai sistematica per questo Parlamento è quella di riaffermare una precisa scala gerarchica tra valori e tra cittadini, quella che mette una particolare morale al vertice e tutti coloro che non vi si conformano sotto le scarpe, persino nel diritto all’integrità fisica e psicologica e alla dignità umana della persona. E’ la stessa scala gerarchica che il Comune di Verona ha affermato con il voto della destra e dell’allora PPI alla mozione del 1995 e riaffermato indirettamente con il boicottaggio di parte della Margherita alla modifica dello Statuto del Comune.
Ora il Partito Democratico apra una profonda riflessione sui propri valori e i propri principi, su chi può starci e su chi invece starebbe meglio nel monoblocco teocratico, ipocrita e sciovinista di centrodestra o nella Repubblica Iraniana dove, tanto per la cronaca, è di questi giorni l’esecuzione a morte di un ragazzo sorpreso ad avere rapporti omosessuali a 13 anni. Se chi vota centrodestra ormai è abituato a turarsi il naso di fronte alla sordità scontata e unanime del proprio blocco politico di riferimento su questi temi, i cittadini e le cittadine gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che votano centrosinistra vorrebbero verificare prima o poi che la propria scelta di voto ha fatto la differenza: oggi invece, sia che perdano sia che vincano nella corsa al governo, perdono sempre e comunque di fronte alla retromarcia imposta sistematicamente da uno Stato estero regnante dentro e sul nostro Stato, dentro e sulla nostra classe dirigente.

I direttivi di Arcigay e Arcilesbica Verona
PER INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI PER GLI ADDETTI STAMPA:MICHELE BREVEGLIERI 340.3435797

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Questo comunicato e scaricabile anche dai nostri siti e Blog:
ARCILESBICA VERONA
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ARCIGAY VERONA
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Ci piacciamo day - Rispettiamo l'amore!

“Sabato 15 dicembre saremo in tutta Italia con i nostri banchetti, con il materiale informativo delle nostre associazioni e soprattutto con il libro "Ci piacciamo!" di JuanolO per ricordare a tutti che Non importa chi ti piace, l’importante è che ti piaccia mooltoo!!!”

A VERONA - Sabato 15 : ARCILESBICA e ARCIGAY organizzano un bamchetto al Mercato dello Stadio dalla ore 10.00 alle 13.

Per adesioni: info@ilditoelaluna.com
Per disponibilità punti distribuzione: dluna@iol.it

All'iniziativa hanno aderito:
Agedo (
www.agedo.org)
Famiglie Arcobaleno (
http://www.famigliearcobaleno.org )
ArciLesbica (
www.arcilesbica.it)
Arcigay (
www.arcigay.it)

Abbiamo aperto questo blog perché vogliamo poter offrire in tempo reale l’aggiornamento sul luogo esatto di dove si troveranno i nostri banchetti sabato 15 dicembre e rendere pubbliche tutte le adesioni a questa iniziativa.
Vogliamo essere dappertutto: nelle vie del centro affollate per lo shopping pre-natalizio, nelle librerie, nei bar, nelle scuole… vogliamo che chiunque possa imbattersi in questo libretto e nel suo messaggio semplice e potente.
Se vuoi sostenere la campagna “Rispettiamo l’amore!” cerca il banchetto più vicino e regala “Ci piacciamo!” di JuanolO a tutte le persone che ti piacciono e che ami.

“Ciò che in comune noi umani abbiamo
è che ci piacciamo”.

Con questo incipit ha avvio l’agile libretto destinato sia ai bambini e sia, soprattutto, agli adulti: 24 illustrazioni, molto colorate e divertenti, accompagnate da testi brevi e diretti che ci ricordano che ci sono persone a cui piacciono le persone grandi e ad altre le piccole; c’è a chi piacciono i calvi e cicciottelli e a chi gli alti e muscolosi; ci sono uomini e donne a cui piacciono le donne ed altri uomini e donne a cui piacciono gli uomini... e a chi piace così tanto l’esotico che si innamora di una specie di E.T. verdolino con le antenne e i tentacoli! Insomma, infinite possibilità, dove l’inica cosa che conta è che ci si piaccia a vicenda.

E infatti, non importa chi ti piace, l’importante è che ti piaccia molto!
Ci piacciamo! (Nos gustamos!) è stato pubblicato con grande successo in Spagna nel 2006 dalle edizioni Tandem in collaborazione con AMPGIL, l’associazione spagnola costituita da parenti e amici di omosessuali; in Italia è tradotto e pubblicato da Il Dito e La Luna con la collaborazione di AGEDO (Associazione GEnitori e Amici Di Omosessuali) e di FAMIGLIE ARCOBALENO.
Nel Dicembre 2007 ci saranno numerose iniziative per la promozione di Ci piacciamo!, poiché riteniamo possa essere un ottimo regalo di natale, destinato ad amici e parenti di qualsiasi età.

CARDINAL D'ALEMA - L'ultimo dei Teodem


Comunicato stampa ARCIGAY
Ufficio stampa Arcigay, 4 dicembre 2007


Cardinal D'Alema, l'ultimo dei Teodem
Vergognosa uscita del ministro degli esteri che offende gay e lesbiche davanti a studenti e studentesse

"Ci mancava D'Alema che, affascinato dalla fede, coglie l'occasione di un dibattito di fronte agli studenti di una scuola superiore per insultare gay e lesbiche italiane".

Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay, replica alle esternazioni del ministro degli Esteri su fede e matrimoni omosessuali.

Quello che dice D'Alema, continua Mancuso, "Ratzinger non l'avrebbe saputo dire meglio". Secondo l'Arcigay, il ministro degli Esteri "non conosce neppure bene la Costituzione su cui ha giurato, che non parla affatto di generi all'articolo 29 ma di famiglia, società naturale fondata sul matrimonio".

Forse, ipotizza sarcastico Mancuso, "le sue frequentazioni vaticane, tra una manifestazione dell'Opus Dei e qualche convegno ecclesiastico, lo hanno indotto a dar ragione ai suoi amici di partito Binetti e Bobba".

E annovera D'Alema come "ultimo degli appartenenti alla corrente del Pd che sono i Teodem". Infine, "al cardinal D'Alema chiediamo di spiegare perché il suo partito non si sia davvero impegnato sul fronte del riconoscimento dei diritti civili e sociali degli omosessuali". E conclude: "Vergogna"

S.O.S aiutatemi a rispondere ad una coppia scozzese!!!!


Ci ha scritto una ragazza (lesbica in coppia) dalla magnifica scozia e dopo qualche e_mail per conoscerci mi dice che: ....Noi stiamo pensando di venire a Verona per due mesi a gennaio e febbraio per "tastare il terreno" apprezzare la stagione sciistica e cosiche' OMISSIS del nome impari l'italiano.
Proprio ieri sera stavamo cercando case in affitto per due mesi. In Scozia essere una coppia lesbica e' esattamente come essere una coppia omosessuale. Noi non ci siamo mai esibite in pubblico tipo lunghi baci etc, semplicemente perche' quello non rientra nel nostro carattere, ma son sicura che la gente reagirebbe esattamente come quando camminiamo abbracciate....non gliene frega niente a nessuno.
Anche l'agenzia di adozione non aveva nessun problema. Le leggi in scozia son diverse da quelle inglesi ma anche queste stanno attivamente cambiando. Forse e' proprio perche' il clima e' cosi' rilassato che non abbiamo mai sentito la necessita' di frequentare gruppi gay, quidi a tal riguardo sfortunatamente non ne so molto. Quando dici che in italia è ancora un fatto privato con quale estensione lo intendi?
Per esempio a scuola di vostre figlie sanno che hanno due mamme? E al lavoro ? E se per esempio uscite assieme camminate mano nella mano o no? Scusa se ho molte domande....semplicemente vorrei cercare di capire così non abbiamo un shock troppo grande.

Grazie

Sono 2 giorni che provo a scrivere .... e poi cancello... e poi riscrivo! Come faccio a dire che se viene qui è come andare nel medioevo!!
Avete presente "non ci resta che piangere"???? Il film di Benigni? e se gli dico che qui va tutto bene sai che shock scoprire che non riusciamo neanche a fare una piccola leggina contro l'omofobia ed un padre può uccidere suo figlio perchè gay tanto chi se ne frega ! dopo 4 giorni è già fuori!!!!!
Ed i nostri ministri di sinistra ? cosa dicono ?.... forse è meglio tacere?

PADOVA. NIENTE BONUS PER LE COPPIE DI FATTO - Il Pd va col centrodestra: coppie di fatto bocciate.

martedì 27 novembre 2007 , di Il Mattino di Padova


Nessun «bonus» alle coppie di fatto: il Partito democratico ferma la sinistra sulle case pubbliche. E’ stata «infuocata» la discussione di ieri sera in consiglio comunale sui criteri per il nuovo bando di assegnazione di alloggi Erp. E se il centrodestra fa muro in difesa della famiglia tradizionale, la spaccatura è tutta dall’altra parte. Pd e sinistra si fronteggiano, con socialisti e Intesa Veneta su posizioni altalenanti. Dopo aver contingentato i tempi per superare l’ostruzionismo dell’opposizione, il dibattito si fa acceso sui criteri per i «bonus» nelle graduatorie. Più punti a precari, separati, anziani, disabili e giovani coppie.

Il voto finale arriva a tarda notte. Preceduto da un pesante battibecco fra il sindaco Zanonato e Mariella Mazzetto della Lega. A un certo punto lui, interrotto dalla leghista, è sbottato: «Vai a pascolare maiali». E lei di rimando: «Se vuoi ti porto al pascolo». E lui ancora: «Sei un’ignobile razzista».

L’emendamento presentato da Alessandro Zan e Giuliana Beltrame fin dall’inizio sembra destinato a breve vita. Estendere anche alle coppie di fatto, etero e omosessuali, i punti «bonus» in graduatoria previsti per le coppie di fatto non convince il Pd. «Vorrebbe dirle inserire i conviventi tra le categorie portatrici di un disagio - spiega il consigliere e deputato del Pd, Alessandro Naccarato - Non credo che i diritti si rivendichino con le graduatorie Erp».

Il niet dei «democratici» irrita un deluso Zan: «Siamo di fronte a un’ondata di clericalismo preoccupante - sottolinea - E il Pd ha di fatto abdicato a tutte le battaglie fatte insieme. E forse anche a quell’anima socialdemocratica che proveniva dai Ds». Sul dibattito ha pesato la questione di legittimità dell’emendamento che, per alcuni, contrasterebbe con le norme regionali e sarebbe quindi inammissibile.

Questo ha reso complessa la posizione di socialisti e «Intesa veneta». «Credo che allargare i diritti non voglia dire sottrarli a qualcun altro - spiega Carlo Covi - Dobbiamo essere capaci di garantire tutela alle famiglie tradizionali e contemporaneamente allargare lo sguardo alla nuova società». Decisi i Verdi: «Siamo per l’eliminazione di qualsiasi discriminazione tra coppie sposate e coppie non sposate». I socialisti presentano i loro emendamenti: «Punti alle coppie di fatto, qualcuno in più se hanno figli», spiega il capogruppo Salvatore Italiano.

L’azione del Pd va invece in direzione di una maggiore tutela della famiglia tradizione: i punti «bonus» ai giovani sposi sono stati portati da 5 a 6. Respinta anche la mozione sospensiva presentata dal centrodestra: 20 voti contrari e 13 a favore. Il voto arriva tardi.

MAMMA + MAMMA Da: La Repubblica delle Donne

FAMIGLIE. SI PUO'CRESCERE FELICI E SERENI CON DUE GENITORI DELLO STESSO SESSO? LE RICERCHE DICONO DI SI.

Sabato 24 novembre 2007

E le storie di armoniosa normalità che abbiamo raccolto lo confermano
domenica 25 novembre 2007 , di la Repubblica delle Donne...

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TUTELE LEGALI - LE POLIZZE INTEGRATIVE O VITA

Quando si parla di tutele legali forse si tende troppo a cercare soluzioni tra i cavilli, come se le cose dificili e complicate potessero assicurare effetti migliori.Forse è vero. Ma si corre il rischio di perdere di vista le cose a portatadi mano, e molto efficaci proprio perché semplici.
Proprio mentre, coincidenza vuole, il bellissimo blog
The Queer Way pubblica questa notizia sulle assicuarazioni per clienti omosessuali, oggi voglio parlarvi proprio di come è possibile tutlearsi con le polizze assicurative. Non importa che esse siano polizze vita o previdenziali: hanno sempre un beneficiario in caso morte. E il bello che questo beneficiario può veramente essere una persona qualunque, quindi anche il nostro partner.
I vantaggi di questa “tutela” (o per meglio dire, garanzia) sono molteplici: - la polizza è un contratto tra un privato e una sociatà assicuratrice. Il capitale del premio (in caso morte) non fa parte della quota ereditaria. Quindi, questa nomina non erode in nulla la parte di eredità leggittima o dei legittimari. - la scelta del beneficiario di una polizza non è impugnabile da parte di nessuno. A meno che qualche vostro parente, dopo che siete morti, non voglia divertirsi a dimostrare al giudice che eravate incapaci di intendere e di volere… - inoltre, cambiare beneficiario è facilissimo: basta avvisare la propria agenzia con un fax.
E così ho fatto io. Ve lo racconto perché sono orgoglioso di questa cosa, ma anche perché nella realtà nulla è così assolutamente lineare…Qualche giorno fa ho telefonato alla mia società assicuratrice, ho chiesto informazioni su come cambiare il beneficiario della polizza: mi hanno chiesto di spedire via fa la richiesta, con in più la fotocopia della carta di identità del benficiario!… La cosa non mi tornava: sicuramente si trattava di un eccesso di zelo burocratico totalmente inutile e fuori luogo. E così ho manifestato le mie perplessità, chiedendo conferma che la Carta di Identità fosse effettivamente necessaria.Ho dovuto attendere un giorno per avere la risposta, e come immaginavo mi hanno detto che la Carta di identità era totalmente inutile. Tah-dah!
Ho spedito un fax in cui dichiaravo che l’intestatario della mia polizza è Riccardo, e il gioco è fatto. Anche se morirò senza testamento, il premio maturato con la mia polizza sarà suo.

Per questo articolo si ringraziano i Blog: Famiglia Fantasma e Queerway.it

Famiglie, Coppie e Genitori LGBTQI Verona

Famiglie LGBTQ è il Blog di tutte le famiglie, le coppie e i genitori LGBTQI di Verona. Il nostro scopo è il pieno riconoscimento dei diritti per le nostre famiglie e per le nostre unioni.
Se volete ricevere informazioni su di noi, lo potete fare scrivendoci una e-mail: familygay.verona@gmail.com - Altre informazione le trovate presso le sedi delle associazioni e dei gruppi LGBT veronesi.