Irina e Irina si sono sposate: "Inizia un lungo viaggio"

Sperano che il loro gesto dia una spinta determinante alla lotta per le nozze gay in Russia. Per questo le due donne hanno scelto di sposarsi a Toronto: "La nostra lotta sarà utile a tutte le coppie".
Ce l'hanno fatta. Dopo un lungo percorso legale che nel loro paese, la Russia, ha avuto esito negativo, Irina e Irina, come avevano annunciato, si sono sposate a Toronto, Canada, dove le nozze gay sono legali e riconosciute.
Come ricorderete, le due donne hanno più volte, invano, provato a sposarsi in Russia tentando, soprattutto, di portare la questione delle coppie gay all'ordine del giorno.Adesso sperano che le loro nozze rappresentino l'esempio di una scappatoia per tutte le coppie omosessuali russe cui è negato il diritto al matrimonio e che siano un escamotage per aggirare la legge che in realtà non specifica il sesso delle persone che possono contrarre matrimonio.
L'attivista per i diritti delle persone lgbt Nikolai Alekseev, che è anche il loro legale, ha dichiarato a GayRussia.ru: "Siamo ammirati dalla calda accoglienza che questo paese ci ha riservato e dalla favolosa città di Toronto. Anche se non si tratta del mio matrimonio, questo è un giorno che dimenticherò difficilmente. Siamo grati all'organizzazione lgbt canadese 'Eagle' per averci aiutati nell'organizzazione del matrimonio delle nostre Irina qui a Toronto. Molti in Russia, compresa la comunità lgbt - ha aggiunto - pensano che le nozze tra persone dello stesso sesso siano impossibili, ma la battaglia per l'uguaglianza del matrimonio è un investimento per un futuro democratico e libero per il nostro paese. Sappiamo che un giorno lo otterremo ed è questa la ragione per cui abbiamo iniziato. Saluto il coraggio di Irina e Irina che stanno dimostrando che l'amore non conosce barriere. Stanno dando a tutti un grande messaggio di speranza".
In una conferenza stampa tenutasi prima della cerimonia di nozze, la coppia ha dichiarato: "Questo è solo l'inizio di un lungo viaggio di riconoscimento dei diritti familiari per le coppie omosessuali in Russia. Abbiamo ricevuto moltissime email e messaggi di congratulazioni da parte di gay e lesbiche russe che vogliono che la loro unione venga riconosciuta, ma la maggior parte di loro non sono in grado di lottare per i propri diritti. Siamo fiduciose nel fatto che la nostra lotta tornerà presto anche a loro vantaggio".La coppia di sposine dovrebbe rientrare in Russia questa settimana e le due donne hanno dichiarato di voler portare il loro caso davanti alla Corte Europea per i Diritti Umani.

Francia: diritto d'adozione concesso ad una donna lesbica

Emmanuelle B., che convive con la sua compagna da 20 anni, ha ottenuto l'autorizzazione ad adottare un bambino. Per la comunità lgbt è un buon precedente per il diritto d'adozione delle coppie gay.
E' di oggi la notizia che il tribunale amministrativo di Besançon ha annullato la decisione del Consiglio generale della regione di Jura che ha respinto la richiesta di adozione avanzata da un'insegnante lesbica di 48 anni. Sono più di dieci anni che Emmanuelle B., che vive insieme alla sua compagna Laurence da vent'anni, si batte per ottenere il diritto ad adottare un bambino. Una domanda rigettata a più riprese dal Consiglio Generale di Jura. Per questa vicenda, la Francia era stata condannata per "discriminazione sessuale" con una sentenza emessa nel gennaio 2008 dalla Corte Europea per i Diritti Umani. Dopo l'ennesimo rifiuto, Caroline Mécary, avvocato di Emmanuelle B. aveva denunciato l'omofobia di Jean Raquin, presidente del Consiglio Generale di Jura. Era il 4 febbraio scorso.
Oggi il tribunale di Besançon ha stabilito che i motivi addotti dal Consiglio non giustificavano "legalmente la decisione di rifiutare la richiesta di autorizzazione all'adozione". Adesso, l'autorizzazione dovrà essere rilasciata entro 15 giorni, con un'ammenda prevista di 100 euro al giorno per ogni giorno di ritardo.Naturalmente, l'autorizzazione ad adottare un bambino è stato concessa a Emmanuelle B. mentre la sua compagna Laurence non avrà alcun diritto legale sul bambino o sulla bambina ed è su questo che la comunità lgbt francese punta per ottenere la legalizzazione delle adozioni per le coppie formate da persone dello stesso sesso. Certo è che per tutti, in Francia, l'autorizzazione ad adottare concessa a Emmanuelle B., che i giudici sanno benissimo essere lesbica con un rapporto stabile con un'altra donna, è un segnale forte e un precedente importante.

Omosessualità e genitorialità 24 NOVEMBRE 2009

MARTEDI’ 24 NOVEMBRE 2009


Genitori come gli altri
tema della serata è stato: Omosessualità e genitorialità
Serate di dibattito e confronto LGBT sulle tematiche, i problemi, i sogni dei genitori omosessuali ...ed il mondo in cui viviamo.
Il prossimo Martedì sarà il 07 Dicembre con argomento la bisessualità. In sede Arcilesbica/Arcigay Verona
Dalle ore 21 in via Gela, 9 (Borgo Nuovo) Verona
Se oggi capita sempre più spesso che i bambini abbiano diverse figure di madri e padri, o che i genitori non vivano assieme, o che i figli di differenti matrimoni convivano, non vuol forse dire che la famiglia tradizionalmente intesa, con padre, madre e figli naturali, non è più la sola possibile. Esistono famiglie diverse. Se il concetto di genitorialità è mutato, e si è affermata la multigenitorialità in quel prodotto culturale e sociale che è la famiglia, ci siamo chiesti perchè gli omosessuali non possono essere considerati “genitori come gli altri”
Ci siamo confrontati in un FORUM . La nostra proposta di incontro, confronto, dibattito aperto a tutte/i soci e simpatizzanti sulle questioni, le tematiche, i problemi, i sogni, le rivendicazioni, sul mondo LGBT in generale e non solo.
Per evitare i dialoghi botta/risposta abbiamo usato un pupazzo che ci siamo passati l'un con l'altro/a anche per non sovrapporre la voce . E' stata una serate diversa dove ognuno ha potuto esprimere la sua opinione. Durante le serate di FORUM, è stato messo a disposizione materiali informativi sull’argomento trattato.
Due Martedì al mese nella nostra sede di via Gela, 9 in Borgo Nuovo a Verona.
Dalle ore 21 I dibattiti e gli argomenti di FORUM trattati in sede, potranno poi essere ripresi e sviluppati sui nostri FORUM
sul web i 2 forum : http://juliette.forumattivo.com
www.arcigayverona.org/forum
Per informazioni: 349.3134852 - 346.9790553
http://www.arcilesbicaverona.blogspot.com/
Dal libro “Genitori come altri” omosessualità e genitorialità di Anne Cadoret sono stati presi molti spunti ma anche da riviste, articoli sul giornale e riviste.
Un grazie ancora per questa "prima" riuscitissima

“MAMMA SONO GAY” Incontro dibattito sul tema del coming out in famiglia


Incontro: Lunedi 16 novembre 2009 - ore 21.00
Conducono Ermanno e Tina

Ospite dell’incontro è Tina, mamma di un ragazzo transessuale che ci parla della sua esperienza nel rapporto col figlio nel percorso da lui compiuto per portare avanti la “transizione”, ovvero il percorso di “cambio di sesso” da ragazza a ragazzo nelle sue varie fasi.
L’obbiettivo della serata è portare i partecipanti a confrontarsi sugli aspetti del coming out in famiglia, ovvero sugli aspetti legati allo svelamento (o al non svelamento) della propria omosessualità o del transessualismo con tutte le implicazioni che questo comporta.
Il coming out in famiglia è una questione delicata che spesso rappresenta una svolta epocale per una persona omosessuale o transessuale.
Per questa ragione è un evento che muove emozioni molto intense sia in famiglia, che nel figlio o figlia omosessuale che si svela e, proprio per questo, è un evento talvolta desiderato, altre volte temuto, evitato, rinviato ad un “momento migliore” e, qualche volta, subito quando avviene contro la propria volontà, ma per motivi accidentali o per lo svelamento da parte di terzi.
Spesso il coming out non avviene mai poiché il figlio o la figlia fa la scelta di non dirlo in famiglia e sceglie quindi di mantenere la propria omosessualità come fatto privato.
L’incontro viene introdotto da un breve “momento teatrale” a cui segue un’intervista a Tina condotta da Ermanno.
Nel corso della serata viene dato spazio alle domande da parte dei partecipanti e quindi allo scambio tra diverse esperienze, vissuti e riflessioni.

L’incontro si tiene a Rebis, Stradone Santa Lucia 17-C (a 300 metri dal cavalcavia di viale Piave in direzione Mantova) a Verona.

La serata è aperta a tutti per cui non è necessaria la prenotazione.

Famiglie, Coppie e Genitori LGBTQI Verona

Famiglie LGBTQ è il Blog di tutte le famiglie, le coppie e i genitori LGBTQI di Verona. Il nostro scopo è il pieno riconoscimento dei diritti per le nostre famiglie e per le nostre unioni.
Se volete ricevere informazioni su di noi, lo potete fare scrivendoci una e-mail: familygay.verona@gmail.com - Altre informazione le trovate presso le sedi delle associazioni e dei gruppi LGBT veronesi.