AGEDO risponde a POVIA

Gentile Signor Giuseppe,

durante il periodo del festival, noi come Agedo e anche io come Rita, abbiamo cercato molte volte di raggiungerla attraverso la sala stampa, attraverso la Digos di Imperia senza successo, che mi è sembrato innaturale trovare la sua lettera nella mia posta.
Le nostre rivendicazioni erano indirizzate al testo della sua canzone per i motivi che ora cercherò di spiegarle:
Luca era gay…: probabilmente se questo signor Luca veramente esiste, e non ho motivo per dubitarne, probabilmente, dicevo, non era gay ma forse bisex, oppure confuso.
Non si sceglie di essere gay o etero poiché la sessualità nella sua essenza è una condizione per cui si nasce femmina o maschio con orientamento etero, gay o bisex o trans. Se il personaggio della sua canzone ha avuto esperienze con uomini può darsi che in un periodo della sua vita sia stato confuso sul suo orientamento, sperando che non sia invece uno di quei tantissimi gay che per motivi socio-familiari si sposano e poi o svolgono la loro naturale attività sessuale di nascosto, mi creda frequentando il mondo gay ne conosco moltissimi, oppure dopo anni di matrimonio Luca si accorge del suo errore (è difficile vivere una condizione che non è propria) e diventa uno dei tanti gay sposati con figli.
Inoltre essere gay non è solo un fatto sessuale; una persona si definisce omosessuale quando affettivamente e non solo sessualmente viene attratta da un’altra persona dello stesso sesso.
E’ questo il presupposto che ci fanno credere che una persona sia gay e non sia solo un avventuriero in cerca di esperienze in una vita sessuale in declino o poco soddisfacente.
E sono ai genitori di queste persone innamorate che L’Agedo si rivolge; a quei genitori che per amore dei figli e per amore della democrazia e della libertà riescono ad accettare la vera natura dei propri ragazzi; genitori che trovano nella loro famiglia posto per compagni e compagne dello stesso sesso considerandoli, apprezzandoli e amandoli alla stregua dei compagni o degli sposi e spose dei figli eterosessuali.
Genitori spesso normali con nozze d’argento e d’oro alle spalle (fra una settimana al pride festeggeremo i 35 anni di matrimonio di due coppie di genitori con figli gay.)
Per cui come vede il suo Luca oltre a non essere gay era anche sfortunato ad avere una famiglia fragile.
Ed è proprio contro questo teorema che noi genitori Agedo abbiamo protestato con forza; non c’è nessun legame tra le mamme possessive e i figli omosessuali, credo che se così fosse ci sarebbero molti più omosessuali, la stessa cosa vale per i padri assenti o alcolizzati e per genitori separati. Era questa l’offesa che abbiamo rintracciato nella sua canzone che in pochi versi ha tentato di distruggere presso l’opinione pubblica il lavoro che da anni facciamo, quello di non far sentire in colpa i genitori preoccupati dal fatto che hanno saputo di avere un figlio omosessuale.
Di sicuro non invogliamo giovani a diventare gay e non costringiamo nessuno a spingere i figli su una strada diversa da quella sessualità e ribadisco affettività che la natura ha voluto consegnargli.
La nostra associazione non procede per dictat ma per esperienze ed è la nostra esperienza che mettiamo a disposizione degli altri con molta difficoltà, combattuti ferocemente, come siamo dai palazzi di potere vaticani e da un governo che nega ai nostri figli i più elementari diritti.
La formula in effetti “sono solo canzonette”…non ci trova d’accordo; la musica è un grande veicolo di idee e come diceva Scialpi “non c’è libertà che non abbia musica”,e aggiungerei non c’è storia che non abbia le sue canzoni.
Le canzoni portano all’interno scelte politiche che restano nella memoria di generazioni per anni.
E’ anche per questo che abbiamo contestato il verdetto di Mogol per una canzone fragile e portatrice di un messaggio impreciso e dannoso e soprattutto che poco ha a che fare con la poesia.
Comunque queste sono le mie idee condivise dall’associazione di cui sono presidente; avremmo voluto dirgliele di persona, ce lo hanno impedito e quindi la ringrazio per la sua lettera che ci ha permesso di farlo.
Seguendo i nostri figli nel loro percorso affettivo e sessuale .abbiamo maturato le convinzioni
che le abbiamo riferito non come sessuologi, psicologi, tuttologi o altro perché in definitiva noi siamo e restiamo anche in questa battaglia contro l’omofobia e ignoranza solo dei genitori .
La saluto e le faccio gli auguri per la sua carriera che spero sia sempre libera da ogni “servo encomio”

Rita de Santis presidente nazionale Agedo

PS Dimenticavo: perché meglio sereni che felici? La felicità è un sacrosanto diritto per tutti; un passo per raggiungerla è la coerenza con se stessi
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LETTERA DI POVIA ALLA PRESIDENTE DI AGEDO RITA DE SANTIS

La storia di "Luca" (nome inventato, il vero nome è un altro ma ho scelto Luca per ovvi motivi di assonanza musicale)
è una storia possibile e lei lo sa benissimo. Sa anche bene che nessuno nasce omosessuale fino a prova contraria e che la scienza non ha provato niente, Inoltre è sicuramente a conoscenza che L'OMS dice che ogni individuo che non desidera la propria condizione, può provare a trovare un modo per stare bene, Qualunque esso sia.
Tanti eterosessuali diventano gay e tanti gay diventano eterosessuali, non vedo nè scandalo nè problema.
Questa è la giusta informazione che secondo me dovreste dare soprattutto ai ragazzi e le ragazze adolescenti e non dire loro che è tutto normale e che bisogna accettarlo perchè è giusto che sia così! In questo modo diventate anche voi una sorta di religione in cui la vostra è quella buona e giusta e tutte le altre sono sbagliate.
Ognuno deve essere in grado di decidere per se ma sempre dopo essere stato informato bene di come stanno le cose.
Per sua buona pace non sono spinto da nessuno, mi gestisco da solo, spendo da solo, produco da solo, sbaglio da solo e qualche volta vinco da solo con l'aiuto di 2/3 persone che non hanno nessun potere tranne quello di volermi bene e lavorare solo ed esclusivamente per me, a volte anche a gratis.
Non dia retta alle voci che dicono che sarei spinto dal Vaticano o da qualche lobby potente non mi faccia ridere, non sono neanche sposato in chiesa e le mie bimbe non sono battezzate perchè sceglieranno loro a che religione appartenere, una volta che sapranno che ogni religione viene usata per far litigare la gente e dividere da sempre i popoli.

Questo qui sotto è lo slogan dell'AGEDO, allora mi domando perchè vi sentite offesi se la storia che ho cantato è una storia possibile.
Non ho mancato di rispetto a nessuno ma continuo a vedere atteggiamenti e commenti non rispettosi nei miei confronti e nei confronti di chi ha apprezzato e apprezza le cose che faccio.

Qualunque cosa lei mi risponderà, tenga bene a mente che la storia di "Luca" è una storia vera e quindi possibile.

"L’AGEDO è composta da famiglie che credono nella democrazia e nella libertà di una società, che non si piegano al ricatto e alla monetizzazione dei premi, qualunque sia la cifra, e che soprattutto pensano che il rispetto sia il valore assoluto da coltivare per essere liberi.

Saluti,
Giuseppe

Famiglie, Coppie e Genitori LGBTQI Verona

Famiglie LGBTQ è il Blog di tutte le famiglie, le coppie e i genitori LGBTQI di Verona. Il nostro scopo è il pieno riconoscimento dei diritti per le nostre famiglie e per le nostre unioni.
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