TUTELE LEGALI - LE POLIZZE INTEGRATIVE O VITA

Quando si parla di tutele legali forse si tende troppo a cercare soluzioni tra i cavilli, come se le cose dificili e complicate potessero assicurare effetti migliori.Forse è vero. Ma si corre il rischio di perdere di vista le cose a portatadi mano, e molto efficaci proprio perché semplici.
Proprio mentre, coincidenza vuole, il bellissimo blog
The Queer Way pubblica questa notizia sulle assicuarazioni per clienti omosessuali, oggi voglio parlarvi proprio di come è possibile tutlearsi con le polizze assicurative. Non importa che esse siano polizze vita o previdenziali: hanno sempre un beneficiario in caso morte. E il bello che questo beneficiario può veramente essere una persona qualunque, quindi anche il nostro partner.
I vantaggi di questa “tutela” (o per meglio dire, garanzia) sono molteplici: - la polizza è un contratto tra un privato e una sociatà assicuratrice. Il capitale del premio (in caso morte) non fa parte della quota ereditaria. Quindi, questa nomina non erode in nulla la parte di eredità leggittima o dei legittimari. - la scelta del beneficiario di una polizza non è impugnabile da parte di nessuno. A meno che qualche vostro parente, dopo che siete morti, non voglia divertirsi a dimostrare al giudice che eravate incapaci di intendere e di volere… - inoltre, cambiare beneficiario è facilissimo: basta avvisare la propria agenzia con un fax.
E così ho fatto io. Ve lo racconto perché sono orgoglioso di questa cosa, ma anche perché nella realtà nulla è così assolutamente lineare…Qualche giorno fa ho telefonato alla mia società assicuratrice, ho chiesto informazioni su come cambiare il beneficiario della polizza: mi hanno chiesto di spedire via fa la richiesta, con in più la fotocopia della carta di identità del benficiario!… La cosa non mi tornava: sicuramente si trattava di un eccesso di zelo burocratico totalmente inutile e fuori luogo. E così ho manifestato le mie perplessità, chiedendo conferma che la Carta di Identità fosse effettivamente necessaria.Ho dovuto attendere un giorno per avere la risposta, e come immaginavo mi hanno detto che la Carta di identità era totalmente inutile. Tah-dah!
Ho spedito un fax in cui dichiaravo che l’intestatario della mia polizza è Riccardo, e il gioco è fatto. Anche se morirò senza testamento, il premio maturato con la mia polizza sarà suo.

Per questo articolo si ringraziano i Blog: Famiglia Fantasma e Queerway.it

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