PD, "Sì ALLE COPPIE DI FATTO, ANCHE QUELLE GAY"

Nel programma l´applicazione della 194: "Ma l´aborto è un dramma" giovedì 21 febbraio 2008
Da
la Repubblica


di GIOVANNA CASADIO ROMA

- «L´aborto è un dramma e le donne che decidono di ricorrervi non lo fanno a cuor leggero... ma la 194 è una buona legge e va attuata in tutte le sue parti». Poche righe, nessuna slabbratura sui distinguo. Walter Veltroni del resto, l´ha voluto così il programma di governo del Pd. Sintetico. Trenta pagine (contro le 281 di quello dell´Unione nel 2006), 97 mila battute (contro le 586 mila di due anni fa). «Il nostro programma uguale a quello di Berlusconi e Fini? Se ne sentono di tutti i colori: ci sono differenze molto profonde. Se fosse uguale, non ci capisce perché lo criticano», scherza il segretario introducendo la direzione del partito.E comunque, nei dodici punti di programma che si basano «su dieci pilastri» (spiega Enrico Morando, il coordinatore), una parte concisa e inequivocabile è dedicata alle questioni eticamente sensibili. Innanzitutto, un futuro governo dei Democratici s´impegna sulle coppie di fatto. Il programma prevede il «riconoscimento e dei diritti e delle prerogative delle persone conviventi a prescindere dall´orientamento sessuale». Come era previsto nei naufragati Dico. Tutti d´accordo, anche Paola Concia e Andrea Benedino esponenti lesbo-gay del Pd per i quali «è un buon passo avanti». Esattamente il contrario di quanto Aurelio Mancuso dell´Arcigay detta in una nota: «Siamo delusi, non c´è nulla di nuovo sul fronte veltroniano». Sotto traccia anche le polemiche sulla 194 e l´aborto. In direzione, Rosy Bindi critica la formula usata: «Meglio sarebbe scrivere che è una legge equilibrata». Quel "buona" è inopportuno: non per tutti infatti è la migliore delle leggi possibili, per i cattolici non lo è. Il tentativo di non scontentare i cattolici, entrando un po´ più nel merito di modifiche della 194, è affidato a un documento che Anna Finocchiaro, la capogruppo dei senatori Pd e la teodem Paola Binetti hanno sottoscritto insieme. Tre pagine, che ieri sono state consegnate alle colleghe senatrici Pd per osservazioni e modifiche. Vi hanno lavorato Vittoria Franco, Albertina Soliani, Emanuela Baio. Per ora è solo una "bozza riservata" nella quale si loda la 194 «che ha permesso il contenimento di una piaga quale l´aborto da ritenersi un dramma sociale e individuale, del quale è auspicabile la completa scomparsa». Parole pesate per realizzare la mediazione laico-cattolica e proposte che accontentano sia i laici («Informazione sui mezzi di contraccezione») che i teodem («Creazione di un´unità di terapia intensiva neonatale» e nella relazione annuale sugli aborti anche «i dati clinici sulle patologie fetali»). Anna Finocchiaro la rivendica come una buona sintesi: «Sulla 194 ho molte cose che mi legano alla Binetti, una mozione insieme si può fare». Sui diritti civili, "alzata di scudi" laica di Barbara Pollastrini, ieri. La ministra delle Pari opportunità ha chiesto di inserire «l´approvazione della legge anti omofobia».Ottenuto. Nel programma entra anche a pieno titolo il testamento biologico. A tenere compatta la squadra, ci pensa il segretario che non manca di bacchettare. Sul "caso tv e Di Pietro" ritorna al Tg5 nel faccia a faccia con il direttore Mimun dopo le polemiche: «Non ci sarà nessun intento punitivo nei confronti di Mediaset, Di Pietro si atterrà al nostro programma ma passiamo oltre. Al primo punto, la sicurezza, quindi lo sviluppo, la concorrenza, il lavoro. Morando premette: il metodo è quello dell´etica della responsabilità, cioè per ogni progetto indicare costo e come si trovano le risorse.

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